Il figlio di Varenne chiude il miglio del tracciato di Cagnes-sur-Mer in 1.08.1, stabilendo il nuovo primato europeo sul miglio.
Lo hanno così titolato a nove colonne i cugini francesi, quasi increduli di ciò che in un tranquillo pomeriggio in Costa Azzurra il figlio di Varenne è stato in grado di realizzare; e poco importa se qualche invidioso ha voluto vederci chiaro prima dell’omologazione del primato assoluto sul miglio delle piste europee.
Volava, volava come se non ci fosse un domani il sauro di Alessandro Gocciadoro. Volava su di un tracciato che ha sempre avuto il merito di selezionare un buon cavallo da un campione vero. Reduce dalla prova pubblica di Bologna, chiusa in 1.11 al chilometro, Vernissage Grif ha letteralmente aperto i rubinetti nel Vitesse edizione 2024, prendendo di pacca il comando e non lasciandolo più fino alla fine.
Mai nessuno degli avversari è riuscito in qualche modo ad impensierirlo, ad avvicinarlo, a provare anche solo minimamente a rendergli complicata la vita. Il trionfo con tanto di record europeo sul miglio (1.08.1) entra di diritto nella storia del trotto mondiale, europeo, italiano, conferma una volta di più, a distanza di ventidue anni, come i geni di papà Varenne possano fare ancora la differenza, come l’allievo di Gocciadoro, seppur con qualche limite caratteriale, sia ora e per sempre da considerare come uno che quando è in giornata non è facilmente battibile.
Ora il sogno sarebbe quello di vederlo partente nelle prove di gruppo primaverili del Nord Europa, vedi Elitloppet, ma come un certo Dennis Bergkamp è ormai risaputo che il figlio di Varenne non ama i viaggi, gli spostamenti, lo stare troppe ore chiuso in un van o in una stiva d’aereo. E allora gli obbiettivi prossimi di Vernissage Grif vedranno le possibili (e quasi certe) partecipazioni al Costa Azzurra di Torino e al Lotteria di Napoli. Due prove di Gruppo I dove l’oggetto supersonico non identificato sul tracciato di Cagnes-sur-Mer si concederà al paese che gli ha dato i natali.
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